Bentrovati con la rubrica del lunedì, magia d’Abruzzo.
La natura non è solamente quella “sopra la terra”, quella che si apre in panorami mozzafiato, con prospettive sul mare o su immense vallate.
C’è una bellezza sotterranea, ma non per questo nascosta o meno intrigante. All’interno del Parco naturale regionale Sirente-Velino si trovano le bellissime 𝗚𝗿𝗼𝘁𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝘁𝗶𝗳𝗳𝗲, ovvero un complesso di grotte carsiche che costituiscono un sito naturalistico da non perdere durante un soggiorno in #Abruzzo.
Situate nel territorio del comune di San Demetrio ne’ Vestini, a pochi chilometri dal borgo di Santo Stefano di Sessanio, le Grotte sono famose in quanto sorgono su una “risorgenza attiva”, vale a dire il punto in cui un fiume emerge in superfice dopo aver percorso un tratto sotterraneo.
Per questa loro particolare conformazione le Grotte di Stiffe rappresentano un esempio unico in Italia.In prossimità della grotta è possibile ammirare uno degli angoli più belli di tutto l’Abruzzo: da una parte lo sguardo si adagia sulla placida, morbida visione della conca aquilana, dominata dalla imponente mole della catena del Gran Sasso d’Italia, dall’altra s’inerpica sull’aspra parete rocciosa alta cento metri, che sovrasta l’ingresso della grotta, e si perde nella lussureggiante vegetazione della forra, attraversata da sentieri perfettamente percorribili.
Grotte di Stiffe – Un ambiente magico ed inusuale
Entrando nella grotta i sensi sono di colpo investiti dall’ambiente inusuale: le fresca temperatura ed i giochi di luce trascinano la mente a ritroso nel tempo; le gocce che cadono fanno rivivere il fenomeno dello stillicidio che ha dato forma alle insolite stalattiti e stalagmiti; la vista si concentra sull’acqua che spumeggia sotto le passerelle, e si perde in lontananza per catturare ogni dettaglio delle concrezioni, con il fiume che fa da guida rumorosa dall’ingresso della grotta, nascondendosi quel tanto che basta per far sentire il silenzio, per poi tornare ad esibirsi con tutta la sua potenza, soprattutto d’inverno, in una maestosa sala dove, precipitando con fragorosa cascata, offre uno spettacolo splendido ed inquietante.
Questo complesso è stato scoperto negli anni Cinquanta e un primo percorso è stato aperto al pubblico solo all’inizio degli anni Novanta. Ora qui è possibile intraprendere un itinerario di quasi un chilometro tra stalattiti, stalagmiti, laghi sotterranei, cascate e stretti cunicoli.
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Cantina Terzini | Magia d’Abruzzo
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