Hai mai sentito, magari per caso, tra gli scaffali di un supermercato o di un’enoteca, la frase “questo vino è invecchiato 12 anni”? Ti sei mai chiesto cosa significa davvero e se i vini invecchiati sono effettivamente migliori come si dice, o se si tratta solo di una questione di prezzo? In questo articolo, esploreremo insieme queste domande per scoprire la verità sui vini invecchiati.
Cosa sono i vini invecchiati
Prima di dare una risposta alla fatidica domanda “se i vini invecchiati siano più buoni”, è fondamentale conoscere appieno cosa si intenda per “vini invecchiati”, quali sono i tipi di vino che si prestano maggiormente a questo processo e soprattutto comprendere in che modo avviene l’invecchiamento.
In campo enologico, il termine “vino invecchiato” fa riferimento a un vino che ha subito un miglioramento in termini di colore, profumo e sapore grazie al fatto di essere stato “riposato” in botti di legno per un lungo periodo di tempo.
L’invecchiamento rappresenta quindi una pratica di conservazione del vino all’interno di botti di legno per un periodo medio o lungo, con l’obiettivo di migliorarne le caratteristiche intrinseche come il colore, il profumo e il sapore.
Invecchiamento ed affinamento
L’invecchiamento del vino avviene effettivamente in recipienti di legno, e non direttamente in bottiglia come si potrebbe pensare comunemente. In realtà, se il vino venisse invecchiato direttamente in bottiglia, si parlerebbe più correttamente di affinamento.
La differenza principale sta nel fatto che il legno consente un invecchiamento di tipo ossidativo. Infatti, le botti di legno utilizzate per conservare il vino consentono l’ingresso di ossigeno. Al contrario, nel caso delle bottiglie tradizionali, l’affinamento è di tipo riduttivo, con una quantità molto minore di ossigeno che entra a contatto con il vino.
L’invecchiamento in botte di legno richiede particolare attenzione. Il vino potrebbe essere soggetto a malattie e alterazioni a causa dell’eccessiva presenza di aria, soprattutto durante i mesi più caldi. In questa fase, è importante prestare molta attenzione e procedere con le corrette operazioni di colmatura, che consistono nell’aggiunta di vino per sostituire l’ossigeno presente.
Perchè i vini invecchiano?
Una domanda affascinante che porta a considerare le diverse tipologie di invecchiamento a cui un vino può essere sottoposto. La varietà delle uve utilizzate nella produzione del vino svolge un ruolo fondamentale in questo processo. In generale, i vini rossi sono quelli più adatti all’invecchiamento grazie alla presenza di polifenoli, acidità e, soprattutto, tannini, i quali si decompongono nel corso dell’invecchiamento, conferendo al vino una nota più “morbida”.
D’altro canto, i vini bianchi non sono adatti all’invecchiamento e, in effetti, si potrebbe dire che l’invecchiamento ne comprometta addirittura le caratteristiche. I vini bianchi richiedono l’acidità giusta per sprigionare i loro sapori distintivi, pertanto è consigliabile consumarli quanto prima.
Vi è una leggera eccezione per i vini bianchi dolci, che grazie alla presenza di zuccheri, possono essere più adatti all’invecchiamento.
Tuttavia, anche per i vini rossi esiste un’eccezione: i cosiddetti “vini di pronta bevuta”. Questi vini, simili ai bianchi, offrono tutto il loro sapore senza la necessità di invecchiamento.
Ma allora i vini invecchiati sono effettivamente migliori?
Tornando a quanto accennato in precedenza, l’invecchiamento del vino modifica le sue caratteristiche organolettiche, trasformandolo in una bevanda con aspetto e colore completamente diversi rispetto alla bottiglia originale (se stai conservando una bottiglia di vino, ti consigliamo di leggere il nostro articolo su come conservarla le bottiglie di vino correttamente).
Tuttavia, questa trasformazione non è necessariamente un indicatore di un gusto migliore, ma piuttosto di un gusto diverso. Un vino invecchiato può rivelare sfumature nuove, profonde ed intense, proprio come una persona che accumula saggezza e conoscenza nel corso degli anni.
Quindi, la risposta alla domanda “i vini invecchiati sono più buoni?” dipende dal gusto individuale e dalle preferenze personali. L’invecchiamento conferisce al vino una complessità e una profondità uniche, ma ciò non significa che sia necessariamente superiore in termini di qualità. È un’esperienza diversa, che può raccontare storie uniche e affascinanti attraverso i suoi sapori evoluti.
I vini invecchiati sono più costosi perchè sono più buoni?
Come accennato in precedenza, non possiamo affermare con certezza che un vino invecchiato sia obbligatoriamente migliore di un altro. Nel mondo del vino, soprattutto per gli appassionati e non solo per i giudici, il gusto è assolutamente soggettivo. Quindi, il fatto che un vino invecchiato sia più buono dipende dalle preferenze individuali.
Il costo più elevato di una bottiglia di vino invecchiato non è strettamente legato al suo gusto superiore. Invece, è determinato dalla sua rarità. Come spiegato in precedenza, l’invecchiamento, soprattutto per lunghi periodi di tempo, non è un processo semplice o comune. Di conseguenza, un vino invecchiato per un lungo periodo sarà molto più raro (e quindi costoso) rispetto alla sua controparte non invecchiata.
Quindi, il costo più elevato di un vino invecchiato è spesso attribuibile alla sua storia unica, alla sua evoluzione di suoni, sapori ed odori, ma soprattutto alla sua rarità sul mercato.
Consigli per gustare al meglio i Vini Invecchiati
Il momento tanto atteso è finalmente arrivato: è il giorno in cui potrete finalmente degustare una bottiglia di vino invecchiato per anni. La vostra eccitazione è palpabile, desiderando assaporare i profumi, i sapori e le sensazioni inebrianti che vi aspettano. Tuttavia, prima di immergervi completamente in questa esperienza, prendetevi ancora un attimo di pazienza e seguite questi piccoli consigli che renderanno il vostro momento ancora più piacevole.
Apritela con cautela
Siamo finalmente giunti alla fase più importante, il momento Clou: apertura della bottiglia. Tuttavia, è essenziale affrontare questo momento con calma e pazienza. La bottiglia è rimasta chiusa per anni e potrebbe presentare qualche difficoltà nell’apertura, quindi procedete con la massima attenzione per evitare che il tappo cada nel vino in modo irrimediabile.
Evitare l’effetto “vino chiuso”
Il vino è stato chiuso per lungo tempo prima di essere stato consumato e quando aperto potrebbe emanare cattivi odori. Per sprigionare tutti i suoi gusti e aromi è buona norma aprire il vino qualche ora prima della sua consumazione. Se il vino è stato conservato per oltre 10 anni anche 3 ore.